Le Pillole di Alzheimer della Federazione
Alzheimer Italia.
ALZHEIMER PILLOLA 1 – Rapporto con bambini e
ragazzi
La relazione con i bambini è molto preziosa.
L'affetto e la presenza dei piccoli hanno un effetto
tranquillizzante sull'anziano. È importante coinvolgerli e farli
sentire utili, per migliorare la vita di chi soffre.
Suggerimenti:
Spiegare cos'è l'Alzheimer e come si manifesta.
Infondere sicurezza per non temere le reazioni a
volte imprevedibili del malato.
Fornire spiegazioni semplici e sincere e
incoraggiarli a fare domande.
Incoraggiarli a parlare con gli amici e con gli
insegnanti.
ALZHEIMER PILLOLA 2 – Perdita di oggetti e accuse
Il malato talvolta pensa di avere smarrito
qualcosa, ne rimane sconvolto e accusa chi lo assiste di averlo
derubato. Forse ha dimenticato dove ha messo l'oggetto o a chi l'ha
dato. In ogni caso la perdita è motivo di grande angoscia.
Suggerimenti:
Rassicurare il malato e aiutarlo a ritrovare ciò
che ha perso.
Non prendere le accuse come un'offesa personale.
Tenere traccia di dove si trovano gli oggetti e
di dove vengono abitualmente nascosti.
Fare duplicati degli oggetti più importanti
(chiavi, occhiali da vista, documenti…).
Ridurre il numero dei possibili nascondigli e
controllare i cestini della carta straccia prima di svuotarli.
ALZHEIMER PILLOLA 3 – Vagabondaggio
Vagabondare è un comportamento comune del malato.
Può girare per casa oppure cercare di uscire o camminare di notte
quando gli altri dormono. Il vagabondaggio non è quasi mai senza
scopo, ma facilmente il malato dimentica dove sta andando e cosa si
proponeva di fare, oppure non è in grado di spiegarlo.
Suggerimenti:
Non lasciarsi prendere dal panico e contattare la
Polizia se necessario.
Cercare di capire i motivi del vagabondaggio.
Prendere provvedimenti per la sua sicurezza,
anche assicurandosi che il malato abbia sempre con sé un documento
di identificazione.
Evitare gli atteggiamenti di sfida, la violenza,
i rimproveri e cercare di distrarre il malato.
Mantenere stabile l'ambiente circostante e
stargli vicino in un ambiente non familiare.
ALZHEIMER PILLOLA 4 – Comportamento aggressivo
Il malato si comporta spesso in modo aggressivo,
sia verbalmente che fisicamente. È importante ricordare che
l'aggressività è dovuta alla malattia più che all'individuo. Anche
persone con un carattere molto dolce talvolta possono agire così.
Suggerimenti:
Mantenere un atteggiamento calmo e rassicurante.
Cercare di distrarre il malato.
Evitare gli atteggiamenti di sfida e i tentativi
di coercizione fisica.
Badare alla propria incolumità.
Parlare dell'accaduto e dei propri sentimenti con
una persona di fiducia.
Informare il medico.
Cercare di scoprirne la causa immediata per
impedire che si ripeta
ALZHEIMER PILLOLA 5 – Comunicazione
Il malato manifesta difficoltà di comunicazione che
col tempo tendono ad aggravarsi. Il termine "afasia" è usato per
indicare la difficoltà o la perdita della facoltà di capire la
lingua parlata e scritta, come conseguenza del deterioramento del
corrispondente centro nervoso.
Suggerimenti:
Dedicare regolarmente del tempo per parlare col
malato, sedendosi davanti a lui, mantenendo il contatto visivo ed
incoraggiandolo.
Evitare di sottolineare i suoi errori.
Non comunicare messaggi tra loro contrastanti.
Cercare di interpretare il suo «linguaggio del
corpo».
Dargli sicurezza e sostegno mediante il contatto
fisico.
Lasciare foglietti promemoria (con un solo
messaggio per foglietto).
Usare simboli, immagini e fotografie per
facilitare la comprensione del messaggio scritto.
ALZHEIMER PILLOLA 6 – Attività fisiche e ricreative
Molte attività del malato sono impedite o limitate
dalla perdita di memoria, dai problemi di concentrazione e dalle
difficoltà fisiche. Ma che si tratti di attività ricreative o di
compiti domestici di routine, avere qualcosa da fare aiuta a
strutturare la giornata, favorisce la socializzazione e aiuta a
misurare le proprie capacità.
Suggerimenti:
Coinvolgere il malato nelle attività quotidiane,
anche se il suo aiuto non è realmente necessario.
Suggerire un'attività che si ritiene possa fargli
piacere e che possa portare a termine.
Enfatizzare il divertimento, non il risultato.
Se non può continuare le attività abituali,
trovargli nuovi interessi.
Semplificare le attività e aiutarlo senza
sostituirsi a lui.
Fare in modo che faccia un po' di attività
all'aria aperta.
Limitare la durata dell'attività a 15-20 minuti.
Interrompere l'attività ai primi segni di
stanchezza o frustrazione.
Offrirgli a intervalli regolari un bicchiere
d'acqua o un succo di frutta.
ALZHEIMER PILLOLA 7 – Sollevare e muovere il malato
La capacità di spostarsi autonomamente garantisce
al malato l'opportunità di fare esercizio, rimanere in forma e
mantenere un certo grado di indipendenza. Può accadere che il malato
non sia interessato a muoversi e che abbia difficoltà a capire i
suggerimenti. A rendere difficoltoso il movimento possono poi
contribuire vari problemi fisici. Perseveranza e incoraggiamento
possono convincere il malato a essere più attivo e indipendente.
Suggerimenti:
Incoraggiare il malato a camminare aiutandolo a
sollevarsi e a spostarsi.
Spiegare con pazienza quello che si vuole fare e
cercare di ottenere la sua collaborazione.
Dividere un'azione o un movimento in più fasi.
Accertarsi che l'ambiente circostante sia sicuro
e sgombro da ostacoli.
Apportare all'ambiente le modifiche necessarie
per agevolare gli spostamenti.
ALZHEIMER PILLOLA 8 – Memoria
La perdita progressiva della memoria è uno dei
sintomi più comuni della malattia. Spesso è il primo segnale che
induce a sospettare che qualcosa non va e a rivolgersi al medico.
Nella malattia di Alzheimer la memoria dei fatti recenti tende a
essere la più colpita, mentre la memoria a lungo termine resiste per
molti anni dall'inizio della malattia.
Suggerimenti:
Mantenere un atteggiamento positivo e
rassicurante e non considerare i comportamenti del malato come
rivolti contro di sé.
Evitare di sottolineare gli errori e i problemi.
Utilizzare biglietti o promemoria.
Costruire un ambiente adatto, evitare
possibilmente i cambiamenti e creare una routine.
ALZHEIMER PILLOLA 9 – Apatia
Il malato può rimanere seduto a lungo senza far
nulla. Talvolta smette di parlare con gli altri e si chiude in se
stesso, forse come conseguenza della sua incapacità di comunicare.
La causa di tale comportamento è sconosciuta. Con pazienza e
perseveranza è possibile incoraggiare il malato a fare qualcosa e a
interessarsi di ciò che accade intorno a lui.
Suggerimenti:
Non costringere il malato a fare qualcosa che non
vuole.
Incoraggiare le attività che riesce a svolgere e
congratularsi dei risultati.
Lasciare che si fermi quando è stanco.
Cercare di stimolare i suoi interessi.
ALZHEIMER PILLOLA 10 – Incapacità di riconoscere
persone e cose
È possibile che il malato non riesca a riconoscere
le persone e gli oggetti a causa del problema della memoria, dello
stato confusionale o della vista. Un'altra causa può essere la
difficoltà a collegare e dare un senso a ciò che vede e ciò che
ricorda: i due tipi di informazioni non coincidono più. Questo
problema, definito "agnosia", può rendergli la vita difficile e
aumentarne l'isolamento e la paura, in quanto i familiari vengono
percepiti come estranei.
Suggerimenti:
Spiegare che cos'è un oggetto e chi è una
determinata persona.
Dare al malato l'oggetto giusto, se lui ha preso
quello sbagliato.
Rispettare il suo punto di vista evitando
correzioni inutili.
Non enfatizzare l'errore.
Non offendersi se non si viene riconosciuti dal
malato.
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